Come annaffiare le orchidee le tecniche, i pro e i contro Orchigossip


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La frequenza dell'annaffiatura dipende dalla stagione e dalle condizioni climatiche: in estate il substrato tende ad asciugarsi più velocemente, quindi bisognerà provvedere almeno ogni 48/72 ore. Invece, l'ambiente circostante va mantenuto sempre umido provvedendo con un sottovaso o nebulizzando.


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Orchidea: capire quando innaffiare in 5 passaggi. Passo 1: Conoscere il tipo di orchidea che si possiede. Esistono più di 25.000 varietà di orchidee, ognuna con caratteristiche e necessità diverse. Quindi, prima di innaffiare, è importante conoscere il tipo di orchidea che si possiede. Passo 2: Valutare le condizioni ambientali.


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Cosa c'è da sapere sull'annaffiatura delle orchidee? Per annaffiare un'orchidea, bisogna tenere conto di diverse cose, come il tipo di pianta che è (epifita o terrestre), il luogo in cui ce l'abbiamo (indoor o outdoor) e, se sei fuori casa, è anche necessario sapere com'è il clima. Quindi diamo un'occhiata a ciascuno di questi punti in dettaglio:


Come innaffiare le orchidee

Se quindi vogliamo coltivarla nei nostri appartamenti è bene sapere che dovremo cercare in ogni modo di riprodurre il microclima di queste aree zone climatiche. quando si annaffia l'orchidea vanno umidificate anche le foglie. Per quanto riguarda l'annaffiatura dell'orchidea l'obiettivo finale che dobbiamo porci è quello di offrire all.


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Radici asciutte. Radici bagnate. Il modo migliore per annaffiare la nostra orchidea è immergere il vaso in acqua in un recipiente più grande del vaso che la contiene, per circa dieci minuti. Dopo di che, si lascia sgocciolare l'acqua in eccesso e prima di rimetterla al suo posto occorre assicurarsi che l'acqua sia sgrondata.


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Un' annaffiatura sbagliata è probabilmente la causa più comune della morte della maggior parte delle orchidee, più di qualsiasi altra causa. Annaffiare le orchidee non è complicato ma richiede delle regole diverse rispetto all'annaffiatura di piante d'appartamento comuni.


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In linea di massima quando il substrato (la corteccia, lo sfagno, i misti di perlite o pomice e via dicendo) è asciutto, vuol dire che la pianta ha bisogno di essere annaffiata. Ricordiamoci sempre che la maggior parte delle orchidee muore in casa per marciume radicale causato da troppa acqua o errata irrigazione.


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Quando annaffiare Visto che la maggior parte delle Orchidee alle nostre latitudini vengono tenute in interni, e visto che comunque esse non devono mai essere esposte alla luce diretta del sole, non c'è molto da stare attenti su quando innaffiare.


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Come innaffiarla Passiamo adesso all'innaffiatura vera e propria. Il metodo migliore per eseguire questa delicata procedura è immergere il vaso in acqua per circa 20/30 minuti. Successivamente la pianta andrà posta su di una superficie che le consenta di far defluire l'acqua in eccesso, questa fase dovrebbe durare circa un'ora.


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Generalmente, si consiglia di annaffiarla ogni 7-10 giorni, ma la frequenza dipende dalle condizioni ambientali e dal tipo di terreno in cui è coltivata. Un trucco utile per capire se l'orchidea ha bisogno d'acqua è quello di verificare lo stato del substrato. Infatti, prima di annaffiarla, è necessario controllare che il terreno sia.


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Irrigare le Orchidee in modo corretto è molto importante poiché spesso gli insuccessi sono determinati dalla mancanza o dagli eccessivi d'acqua. Un'eccessiva umidità nel terriccio e l'acqua stagnante nel sottovaso possono stimolare l'insorgere di malattie fungine, spesso letali per la pianta. Anche le gocce d'acqua persistenti.


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Consiste nell'immergere nell'acqua, per circa 30-40 minuti, il contenitore dove si trova l'orchidea per poi dopo farlo sgocciolare e asciugare mettendolo all'aperto per circa 60-90 minuti per poi riposizionarlo nella sua zona abituale.


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Innaffiare l'orchidea è un gesto importante che bisogna compiere regolarmente per evitare di danneggiarla. Ci sono principalmente tre modi per farlo, e sono tutti inclusi in questa guida completa.


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Ma ogni quanto si annaffia l'orchidea dipende soprattutto dal suo stato di salute e dalle condizioni in cui è coltivata. La tipologia di orchidea è il primo fattore da considerare quando si decide ogni quanto annaffiare la pianta. Ad esempio, le orchidee epifite, come le Phalaenopsis, richiedono meno acqua rispetto alle orchidee terrestri.


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Ogni quanto devono essere annaffiate? L'acqua del rubinetto va bene per loro? Prima di rispondere a queste domande è importante comprendere le condizioni in cui le orchidee vivono in natura, per capire meglio le loro esigenze e come prendercene cura in casa.


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1 Annaffia sporadicamente. Nessuna varietà di orchidea ha quotidianamente bisogno di acqua. Infatti troppa acqua può far marcire le radici e la pianta finirebbe per morire. A differenza della maggior parte delle piante d'appartamento, le orchidee vanno annaffiate solo quando il terriccio comincia ad asciugarsi troppo.